IL PALAZZO DEL TOSCANO
C’è un anno spartiacque nella storia di Catania, ed è il 1693. Il terremoto della val di Noto che distrusse di fatto la città, diede occasione da un lato per l’inaugurazione di importanti scavi archeologici (tra cui quelli di piazza Stesicoro), dall’altro per un rinnovamento pressoché totale dell’assetto urbano. Nell’ambito di questa ricostruzione della città in chiave barocca, inizia a sorgere il palazzo del Toscano, firmato, come molti altri monumenti ed edifici catanesi, dall’architetto Gian Battista Vaccarini.
I lavori si fermarono tuttavia al primo piano: per assistere al suo completamento occorre aspettare l’unità d’Italia, momento in cui diventa residenza cittadina dei Paternò. Marchesi del Toscano. Sarà Giovanbattista Paternò a curare la realizzazione di decori, arredamento, nonché dello scalone d’onore e dei suoi affreschi, per i quali furono convocati i migliori artisti presenti in città. L’aspetto definitivo del palazzo, squadrato e monumentale secondo il gusto neorinascimentale, è da attribuire invece all’architetto milanese Errico Alvino.
Le dimore del Toscano si inseriscono in questa cornice di storico buon gusto verso il bello e il buon risiedere in città, proponendo ambienti moderni, eleganti e funzionali, ad un passo dai principali monumenti e luoghi d’interesse cittadini, qualificandosi come la migliore risposta alla domanda dove dormire a Catania centro.